LA FATTORIA DI CETICA
Il complesso immobiliare comunemente indicato e noto come "La Fattoria di Cetica" ha certamente origini più antiche di quelle ricavabili dalle date incise su portali e camini, delle quali le più certe ed ancora attuali sono quelle del monumentale camino in pietra serena del 1593 e di quello del camino sempre in pietra serena del salone datato 1742. Anche la porzione di immobile a suo tempo fabbricato rurale ha un portale datato 1783. Tuttavia nelle cantine è evidente la traccia di due archi romani.
Due "bolle" del Papa Giulio II della Rovere (1443-1513), già Padre Francescano e probabilmente proveniente dal Santuario della Verna, dono nel 1212 del Conte Cattani a San Francesco insieme a tutto il "Sacro Monte" assegnano la prosecuzione del titolo nobiliare anche al di fuori dalle successioni ai proprietari della Fattoria purché mantenessero consacrata la adiacente Cappella. Il corpo principale della Fattoria, incluse le due "torri" risale nella attuale configurazione appunto alla fine del '500, mentre la Cappella dopo la visita del Cardinale Franz Xavier Haeffelin von Mehlem, Ambasciatore di Baviera presso la Santa Sede che condusse a Roma il fratello Barone Lotario bisavolo degli attuali proprietari, fu tra il 1793 ed il 1833 ristrutturata completamente nella forma attuale e dotata di sottostante Cappella Mortuaria dove da quell'epoca hanno trovato estrema dimora i Conti Ferri, i Conti Ponticelli e da ultimo nel 1978 le due Baronesse Giacinta e Teodolinda von Mehlem.
Infatti Giacinta von Mehlem con il matrimonio con il Conte Gustavo Ponticelli rientrò in possesso dei cospicui beni sviluppando una proprietà che tra boschi, case coloniche e campi coltivati sviluppava all'epoca del massimo splendore oltre 3.000 ettari.
La Casa Padronale sviluppava praticamente 13,5 vani su due piani, mentre le cantine erano adibite alla produzione del vino con uno "strettoio" tuttora in funzione del 1899 ed una storica stadera del 1700. Il resto era adibito a stalle (due), fabbricato rurale ed alla "Casa del Fattore" tuttora detta "Casa Mario". A questo proposito ricorda ancora la nota Lina Giorgi di Pagliericcio ed ora a Ponte a Poppi, che all'epoca della "battitura" strane storie di "fantasmi" fossero riportate da braccianti che data la carenza di mezzi di trasporto dell'epoca dormivano in Fattoria e talvolta appunto con queste paure nel pagliaio.
Al fine di riportare una certa unità alla Fattoria dopo la morte dell'unica figlia di Giacinta, Maria Carla e lo smembramento continuo da parte del marito avv. Gianni Magrassi, nel 1974 la fattoria ed i terreni adiacenti, le caratteristiche storiche dell'ambiente furono riacquistati dagli attuali proprietari che la trasformarono in Antica fattoria di Cetica, società forestale semplice dei Baroni Luigi Filippo ed Anneli von Mehlem.
Tra il 1974 ed il 2000 i proprietari iniziarono una completa ristrutturazione non ancora completata, ma con opere di risanamento fognario, dei tetti e delle strutture, pur mantenendo le caratteristiche storiche dell'ambiente con 16 camere da letto, 8 bagni, 4 cucine ecc. Nel 1996 con la ristrutturazione della Cappella fu restaurata anche la storica Pala dell'Altare con S. Francesco che porge il Bambino alla Madonna ed attribuita dalla Scuola d'Arte e Restauro di Cortona a tarda scuola di Guido Reni. La pala fu in era partigiana "sfregiata" con la sciabola da un ufficiale tedesco unitamente al ritratto del Cardinale Haeffelin ed al camino monumentale della cucina.
Attualmente è in corso la ristrutturazione della parte già rurale.
La storica "piazzetta" tutta in lastre di pietra serena copre un pozzo con acqua sorgiva ed a suo tempo alimentata anche dall'acquedotto privato. La Cappella è tuttora consacrata.
Dr. Luigi Filippo von Mehlem