PATATA ROSSA DI CETICA
La patata rossa di Cetica si contraddistingue nettamente dalle altre varietà di patate coltivate nel territorio italiano, in primo luogo per l'aspetto dei tuberi che presentano un'epidermide di colore rosso intenso e con occhi profondi dal fondo rosso scuro. La sua pasta è di color bianco latte e presenta frequentemente delle venature di colore rosso in corrispondenza delle cellule del cambio e in prossimità dei germogli. Dalle indagini genetiche effettuate è stata dimostrata l'appartenenza della Patata Rossa di Cetica alla specie Solanum Tuberosum subsp. tuberosum.
Questa varietà di patata, tipica e fortemente legata al territorio anche per specifici usi culinari, negli ultimi anni era stata sempre più relegata ad ambiti marginali, a causa della maggiore produttività delle varietà commerciali provenienti da paesi esteri (Canada, Olanda, Scozia, ecc.). Questo abbandono culturale aveva provocato negli anni una intensa degenerazione dei tuberi, che avrebbe portato ben presto alla scomparsa di questa varietà se non si fosse intervenuti con il processo di recupero e caratterizzazione giunto ad oggi al quarto anno di attuazione.
Detto progetto è iniziato nel 2001 ed è stato sostenuto dall'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Arezzo, dalla Comunità Montana del Casentino e dal Comune di Castel San Niccolò con la partecipazione del Dipartimento Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale (Di.S.A.T.) dell'Università di Firenze e della Pro Loco "I tre confini" di Cetica. Nei primi anni si è provveduto al risanamento dei tuberi raccolti presso un agricoltore locale, fortemente attaccati da agenti patogeni (soprattutto virus) e alla loro moltiplicazione in vitro e in pieno campo per la produzione di tubero seme.
Nel 2003 si è prodotto un primo lotto di circa 20 quintali di tubero-seme, materiale che corrisponde alle caratteristiche morfologiche ed organolettiche tipiche della vecchia varietà, garantito dal punto di vista sanitario. Una parte di questi tuberi è stata destinata alla produzione di seme mentre la rimanente è stata destinata alla produzione di patate da consumo.
A partire dal 2004 è stato così possibile acquistare questo particolare prodotto presso gli esercizi commerciali segnalati o degustarlo nei ristoranti convenzionati.
Dal punto di vista organolettico, la Patata Rossa di Cetica presenta delle ottime caratteristiche in particolare dovute alla consistenza della sua pasta e al contenuto di sostanza secca. E' ideale per la preparazione di piatti tradizionali, come tortelli e gnocchi, e grazie agli elevati valori di croccantezza e gusto tipico, si presta molto bene per la frittura. Data l'importanza storica che questo prodotto ha avuto per le popolazioni montane del Pratomagno Casentinese e vista l'uniformità ed omogeneità del territorio, si ritiene opportuno coinvolgere in questo progetto di recupero anche i comuni di Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Castel Focognano e Talla.
Per garantire la tutela di questo prodotto, si sono ottenute delle certificazioni tra le quali la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.).